La seduta Chiropratica
La chiropratica suscita a volte dubbi e preoccupazioni, si pensa spesso alla paura che l’aggiustamento vertebrale chiropratico sia invasivo o pericoloso soprattutto per quanto riguarda il “famoso” rumore che a volte si sente, ovvero quel “crack” che comunemente può produrre l’effetto l’aggiustamento vertebrale.
In realtà non si tratta affatto di una manipolazione pericolosa o dolorosa, infatti quel “crack” viene prodotto quando l’aria viene rilasciata dal materiale di imbottitura tra le vertebre, questo materiale di imbottitura protettivo impedisce alle vertebre di sfregarsi e addirittura di rompersi.
Quando il chiropratico esegue queste procedure, sta in realtà regolando i segmenti della colonna vertebrale per alleviare lo stress presente nella colonna vertebrale. E nel mentre la colonna vertebrale viene riallineata, anche lo stress muscolare e psicologico si allevia.
Il chiropratico durante la prima visita, visiona le radiografie, muove e tocca la colonna vertebrale del paziente, identificando zone di limitazione al movimento articolare e le conseguenti compensazioni messe in atto dalla colonna vertebrale per permettere al corpo di continuare a muoversi conservando l’equilibrio e la stabilità.
Una volta identificate queste zone con movimento ridotto, il chiropratico procede con l’aggiustamento, finalizzato a mobilizzarle nell’intento di ristabilire la mobilità normale.
Queste limitazioni articolari, sono definite sublussazioni vertebrali e possono essere causate da traumi, micro traumi ripetuti o da stress organici (come a volte la malattia).
Quando si sente quel “crack” l’articolazione non viene rimessa a posto ma semplicemente ritorna a potersi muovere normalmente. Infatti, dopo la seduta spesso il paziente trova una sensazione di rigidità ridotta, e di maggiore leggerezza e libertà di movimento.
Questo accade perché i riflessi neuromuscolari attivati dall’aggiustamento, rilassa i muscoli che si occupano di stabilizzare la colonna vertebrale.
Dopo la seduta Chiropratica
Dopo essersi sottoposti a degli aggiustamenti chiropratici non sempre ci si sente bene subito. Infatti il post-trattamento è la parte più produttiva ed importante perché le informazioni che arrivano al cervello dal corpo, e che servono al cervello per gestire il movimento, sono più attive: in questa fase il cervello percepisce la colonna maggiormente libera e adatta le tensioni muscolari al nuovo movimento.
Molti pazienti, dopo i primi trattamenti, riportano la sensazione nelle 12-24 ore successive come se avessero ripreso a fare attività fisica. Sentono stanchezza o pesantezza e la necessità di andare a riposare. Il richiamare la mobilità specifica fa si che nel tempo il corpo riprenda la sua elasticità normale e la sua potenzialità per un movimento completo e quindi sano ed equilibrato.
L’obiettivo della chiropratica è infatti quello di equilibrare il sistema neuro muscolo scheletrico rendendolo reattivo.